Come imparare a far nulla (e amarlo)
"L'anno della lepre" di Arto Paasilinna è, senza ombra di dubbio, il manuale definitivo per chiunque desideri esplorare le meraviglie della noia esistenziale. Un capolavoro che ci trascina, senza troppi complimenti, in un abisso di malinconia nordica, in cui l’unica compagnia sarà quella delle lepri e del costante senso di inutilità della vita.
La trama è così avvincente che rischia di togliervi il sonno: un uomo qualunque, stanco della vita moderna, decide di abbandonare tutto per vivere un anno nei boschi, come una lepre. Un progetto esistenziale che lascia tutti basiti, a meno che non siate appassionati di mindfulness estrema o nostalgici di Winnie the Pooh. Il protagonista, senza troppi preamboli, fugge dalla società e si rifugia in una capanna nel cuore della foresta. Qui, tra muschi e licheni, si dedica ad attività che definire stimolanti sarebbe un eufemismo: osservare le lepri. Un passatempo che risveglierà in voi il desiderio irrefrenabile di contemplare la vernice che si asciuga. Paasilinna, però, non si limita a raccontarci una storia di fuga esistenziale, ci propone anche una nuova filosofia di vita: la filosofia del castoro. L’autore ci insegna che il segreto della felicità risiede nel lavorare sodo, costruire dighe e accumulare provviste per l’inverno. Insomma, una vita tranquilla, monotona, eppure perfetta per chi sogna di trascorrere le proprie giornate a sbucciare patate e a guardare le nuvole passare. Ma perché leggere un libro del genere? Beh, innanzitutto, per diventare esperti di lepri. Finalmente potrete riconoscere tutte le specie di lepri nordiche, imitarne i movimenti (una competenza utilissima nella vita di tutti i giorni) e comunicare con loro attraverso una serie di sbuffi e strilli sofisticati. Inoltre, questo libro vi aiuterà a sviluppare una pazienza sovrumana. Dopo aver letto di un uomo che passa le sue giornate a contemplare le lepri, persino le code al supermercato vi sembreranno brevi e le riunioni di condominio vi scivoleranno addosso come una brezza leggera. E, infine, Paasilinna vi regalerà una consapevolezza definitiva: la vita non ha alcun senso. Ma almeno, ora saprete come sopravvivere nei boschi, se mai dovesse servire. In conclusione, L'anno della lepre è un libro che non lascerà indifferenti. Amerete o odierete Paasilinna, ma una cosa è certa: vi farà riflettere (o addormentare) sul vero significato della vita e, in un modo o nell’altro, apprezzerete ancora di più la comodità del vostro divano e la connessione Wi-Fi. Avvertenza: la lettura potrebbe causare sonnolenza, leggeri attacchi di depressione e un’improvvisa voglia di isolarsi nei boschi. Si consiglia di tenere a portata di mano una serie TV leggera per scongiurare effetti collaterali irreversibili.
Fr.Ammenti
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